Napolitano e
Prodi in prima fila, insieme
a ministri, parlamentari di maggioranza ed opposizione sono i testimonial della nuova campagna informativa radiofonica voluta dalla
presidenza del Consiglio e dal ministero dei Trasporti con il patrocinio del
presidente della Repubblica, per fronteggiare la strage sulle strade.
"Ci sono leggi e regole che non vengono rispettate...la conseguenza è che ci sono troppi italiani che muoiono sulle strade perché troppi superano i limiti di velocità consentiti, troppi si distraggono alla guida. Bisogna rispettare il codice, bisogna rispettare i limiti e le regole perché in questo modo si rispetta la vita".
Giorgio Napolitano, ha prestato così la sua voce per adempiere al ruolo di testimonial, per la campagna spot che ha preso il via oggi su tutte le reti radiofoniche della Rai e sulla maggiori emittenti private.
E cosi per radio
ascolteremo da oggi le voci delle massime autorità dello Stato ma anche di
Gianfranco Fini,
Pierluigi Bersani,
Fabio Mussi,
Antonio Di Pietro,
Padoa Schioppa.
L'iniziativa è stata presentata alla stampa in una conferenza a Palazzo Chigi, dal
ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi e dal portavoce del governo,
Silvio Sircana. Ogni spot è centrato sul ruolo o sulla riconoscibilità pubblica del testimonial.
Così, in questa chiave,
il presidente del Consiglio Prodi consiglia: "Prima di andare in vacanza controlla la macchina, controlla te stesso, guida con la testa e anche con il cuore. Buon viaggio"; mentre
il leader di An Fini invita a rispettare le regole: "Quando guidi la tua auto rispetta te stesso, rispetta gli altri. Bene il bipolarismo ma quando sei sulla strada non c'è nè destra nè sinistra";
il ministro delle Infrastrutture,
Di Pietro, ricorda il suo passato di pubblico ministero, evocando pene più severe per chi beve o si droga prima di mettersi alla guida ("Se ti comporti così, te lo meriti di andare in galera");
il ministro per l'Università e la Ricerca,
Fabio Mussi, cita nel suo spot Milan Kundera e le sue riflessioni sulla lentezza, madre della memoria.
E ancora
il ministro dello Sviluppo economico,
Pierluigi Bersani ("liberalizzazioni non vuol dire fare il proprio comodo") e
dell'Economia,
Tommaso Padoa-Schioppa.
Contribuiscono alla campagna anche
il candidato leader del Pd,
Walter Veltroni,
l'ex ministro dell'Economia,
Giulio Tremonti, il
leader della Lega,
Umberto Bossi,
il sindaco di Milano,
Letizia Moratti.
L'iniziativa si propone di rendere più sicure le strade delle vacanze cercando di fermare quella che è stata definita una 'strage annunciata', giacchè ogni giorno sulle strade italiane muoiono circa 15 persone, oltre 5.000 l'anno.
Ed è proprio nel periodo delle vacanze che si registra il più alto numero di incidenti stradali che, oltre a tante vittime, provocano anche circa 300.000 feriti e hanno un costo sociale altissimo.
Nelle successive fasi della Campagna le reti radiofoniche metteranno in onda anche un altro messaggio di Napolitano: "Gli incidenti stradali non sono una fatalità. Non è accettabile che le nostre auto, i nostri veicoli diventino strumenti di morte e di dolore. Rispettare il codice stradale significa tutelare noi stessi, i nostri cari e il prossimo".
"
Obiettivo della campagna - ha detto
Bianchi - è di lavorare in quattro direzioni: formazione, informazione, regole e controllo, per ottenere il dimezzamento degli incidenti stradali entro il 2010, come ci chiede l'Unione europea, visto che l'80% degli incidenti avviene per il mancato rispetto delle regole da parte degli automobilisti".